Ci sono delle frasi che a volte ti restano nella mente. Frasi che ti hanno fatto ridere o piangere, frasi stupide e frasi importanti, di quelle che fanno storia. Ma ce ne sono alcune che non sei riuscito a interpretare. E non sai dire se fossero un insulto, una presa in giro o un complimento.
E così è per cinque parole a cui non so dare una legittima collocazione: “La vita fa per te!”.
Ora, premettendo che so benissimo che la vita non è stata fatta per me soltanto, ma anche per tanti e tanti altri, cosa rimane da dedurre? Forse che mi godo la vita? Oppure che sono fortunata? Se voglio esaminare la questione, devo partire da dove ha avuto origine il tutto. Ebbene, questa frase veniva ripetuta di continuo dai miei coetanei, ai tempi della scuola, accompagnata da una pacca sulla spalla. Tenendo in considerazione il fatto che non ero l’unica a godere di tale privilegio, si deduce che fosse usata più come un saluto che una considerazione. Quindi, mi chiedo chi e perché abbia messo in campo quest’uso.
L’ipotesi più probabile è che la frase sia stata generata con l’intento di zittire il proprio interlocutore. Si può, quindi, immaginare un adulto che rinfaccia a un giovane il suo vivere tranquillo perché privo di preoccupazioni, oppure qualcuno che la usa per poter dire ad un amico che non capisce nulla, in maniera scherzosa e velata.
Dopo queste considerazioni, quel che ne traggo è che la finalità di queste parole stia nel dare del fortunato all’ignorante: beato te che non sai nulla di ciò che avviene nel mondo! Beato te che non conosci cosa sia la sofferenza, il pericolo, la fame e la guerra! Beato te che non sai cosa sia la vita! Beato te che puoi vivere tranquillo!