Oggi mi piacerebbe parlare di qualcuno che è stato capace di ridare ai bambini ciò che loro apparteneva: un giardino in cui incontrarsi e giocare. E parlare di appartenenza non è una romantica visione delle cose, ma la pura verità. Perché quell’angolo di verde, creato per i più piccoli, era poi stato rovinato dall’incuria e dall’abbandono. E si sa, quando non ci si prende cura delle cose, queste muoiono, perdendo lo scopo per cui erano sorte. Se poi è il Comune ad esserne proprietario ed i fondi per ristrutturare non ci sono, allora si finisce per Continua a leggere