Sospiro d’amore

Amanti
Immagine presa dal web

Mi osservi da lontano, lo sguardo fermo su di me. Non mostro attenzione e continuo a parlare senza curarmi di te.

Ti ho scorto subito quando sei arrivato, diverso tra i presenti, l’unico in grado di darmi emozione. Ti hanno convinto i tuoi amici è evidente, non è il luogo che avresti scelto, non questa volta. Sei rimasto in piedi appoggiato alla parete, a osservare chi tra una chiacchiera e l’altra si riposa al tuo fianco. Le maniche della camicia distrattamente arrotolate, in mano un bicchiere di vino che sorseggi lentamente. Ogni tanto guardi l’ora, un po’ seccato, poi ti volti verso di me e la tua espressione cambia. Diventi serio, quasi cupo nel tuo fissarmi. Leggo un certo disagio nel tuo sguardo, ma anche tanta intenzione. Ogni volta sento i tuoi occhi su di me, mi giro e ti incontro, trovando un pensiero intenso in cui tuffarmi. Chiudo gli occhi per un momento mentre un sospiro risuona tra le mie labbra. L’amico che è con me ha notato il mio smarrimento, mi chiede se va tutto bene. Gli dico di sì, che ho solo bisogno di uscire sul terrazzo per una boccata d’aria, che quell’appartamento è troppo piccolo per così tanta gente. Si offre di accompagnarmi, ma lo rassicuro dicendogli che è solo un calo di pressione, che recupero in fretta.

Ti guardo mentre esco, sperando che tu ti accorga dell’occasione, ma fai finta di non vedere e continui a rimanere dove sei. Mi mordo le labbra per il nervoso, mi era sembrato di percepire un’intesa, una volontà anche tua. L’avevo letto nei tuoi occhi mentre penetravano i miei, perquisendo i miei sensi. Me lo avevi detto accarezzandomi con parole non dette, ne sono certa, non è solo una mia convinzione.

Resto per un po’ appoggiata alla ringhiera, fissando un cane che si morde la coda sotto il ciliegio in giardino. È quasi sera e nell’aria l’umidità comincia a farsi sentire. Ho un brivido, mi stringo nelle spalle. Ripenso ai tuoi occhi, mentre chiudo i miei. Due sospiri si fanno strada nel mio petto, mentre forte è l’impulso di stringere le gambe. Il cane si gira verso di me, mi ha sentita e mi guarda curioso. Arrossisco imbarazzata e mi do della stupida. “Come può essere…” mi dico, “non lo conosco neppure. No, non è possibile che sia già amore!”.

Rientro e ti cerco con lo sguardo, ma non ti vedo. Sei andato via. Ho voglia di piangere, non so chi sei, non avrò altra occasione. Mi sento morire. Presa dalla disperazione, saluto l’amico con cui ero arrivata e vado via per evitare di venire bloccata da indesiderate conversazioni. Scendo le scale in fretta e mi ritrovo in giardino. Finalmente lontana da sguardi indiscreti, mi stringo fra le braccia e comincio a respirare, ma con fatica. Ho paura di averti perso, che non ti rivedrò mai più. Ed è strana la sensazione che quello sia l’unico ostacolo tra di noi, perché anche tu mi volevi, ne sono certa. Ma allora perché sei andato via? D’improvviso la rabbia si fa spazio tra le lacrime. “È colpa tua! Ci siamo persi per colpa tua!” ripeto in un misto di amore e dolore.

Con un grande sforzo decido di lasciare quel luogo, perché non c’è più nessuna speranza, ma mentre faccio per attraversare il giardino che mi separa dalla strada, ti vedo, appoggiato alla parete proprio sotto il terrazzo sul quale ti avevo aspettato poco prima. Di nuovo l’imbarazzo si impadronisce di me. Eri lì anche quando mi sono sfuggiti quei sospiri, quelli che anche il cane ha sentito? Per non darti soddisfazione indosso un sorriso appena accennato e ti passo davanti, ma, mentre lo faccio, con lo sguardo ti imploro di prendermi tra le tue braccia e baciarmi fino a finire il fiato. Anche questa volta però fai finta di nulla e ti limiti a guardarmi con quegli occhi che mi dicono tutto, mentre il corpo resta immobile, quasi estraneo a quel che mi mostri di volere.

Mi allontano con l’orgoglio a pezzi e tanta confusione nella testa. Non sono più certa delle mie convinzioni. Ho forse perso il senno d’improvviso, tanto da immaginare romantici approcci che solo nei miei sogni avrebbero potuto trovare ragione? No, non posso essermi sbagliata così tanto… anche se il tuo agire non ha dimostrato altrettanta emozione. Mi fermo prima di uscire dal cancello, mi volto appena, tu sei ancora lì. “Ora o mai più!” mi sono detta, mentre torno indietro. Mi posiziono davanti a te, abbastanza vicina da sentire il tuo respiro sul mio viso. Il tuo silenzio non mi sorprende, ormai so tutto di te. Ti cingo la nuca con la mano e ti guido verso di me. Restiamo a guardarci un bel po’ prima di baciarci. Alla fine mi stringi tra le braccia, mentre un sospiro esce dalle tue labbra raggiungendo il mio.

53 pensieri su “Sospiro d’amore

  1. I momenti di suspance in cui due sconosciuti si “studiano” attraverso sguardi più importanti di ogni parola sono quelli più intriganti e indimenticabili, forse ancor più di quanto avverrà dopo…molto bello e meravigliosamente descritto. Ciao Dora

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