Come sassi galleggianti

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Sassi GalleggiantiAlfredo Gioventù

Non so scrivere di te, perché non ci sono tormenti da descrivere. La verità è che non ho torti su cui soffermarmi, ferite da leccare, dubbi da esaminare. E non mi resta niente di cui poter dire, neppure un piccolo dissapore su cui costruire una storia che non ha fine.

Sei limpido, come un ruscello di montagna, ancora vergine nel suo tragitto. Sei sincero, come un cielo sereno, splendente nel suo autorevole azzurro. Sei leggero come un sasso galleggiante, delicato nell’assenza d’invadenza. Non ti imponi, non ti dai per scontato, ci sei perché vuoi e non perché te lo chiedo io.

E a me non resta nulla di cui parlare, perché non mi rimane un sogno da fare, un traguardo da raggiungere, un amore vero a cui aspirare. Perché quel sogno è divenuto realtà ed io ci sono dentro, lo vivo con te, presente con la tua premura, gentile nel tuo agire.

Di canti alla luna ne ho fatti tanti, su amori sbagliati, su amori incompresi. Mille volte le ho chiesto clemenza per questo cuore stanco, per quest’animo inquieto. Mille volte ancora ho pianto raccontandole l’insoddisfazione o l’infelicità di un momento che ponevano in discussione l’esistenza intera. Forte avevo sentito l’impulso di andar via, di mollare tutto, e attento era sempre stato il mio pensiero nell’attesa di un pur minimo cenno di consenso da parte sua.

Ora però, alla luna io non ho nulla da chiedere, nulla da raccontare. Ora, il mio spirito è in pace, rilassato, immerso in quest’amore che non toglie il respiro e il sonno, che non ruba volontà al giorno, ma mi accompagna, lasciandomi in bocca il retrogusto della pace e delle certezze vissute. Un amore che mi sorregge, che non mi forza costringendomi alla pesantezza di scelte non mie. Ed io mi lascio andare, come un sasso galleggiante, in questo amore che mi circonda, con fiducia, perché so che non mi lascerà mai affondare.

90 pensieri su “Come sassi galleggianti

    • Non so Guido se sia solo maturità… Credo che a volte ci limitiamo a cercare le sensazioni dei primi momenti: la passione, la paura, lo smarrimento… sensazioni forti che scuotono l’animo e il corpo e fanno vibrare. Sensazioni che creano dipendenza e che identifichiamo come amore. E spesso diventiamo insofferenti, insicuri, impazienti, affamati… e non abbiamo la capacità di comprendere se era quello il vero amore…
      Mi tornano in mente le lettere spedite per posta, quelle che dovevi imparare ad attendere, quelle che sapevano rinnovare l’amore ogni volta senza svalutarlo…

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      • “Credo che a volte ci limitiamo a cercare le sensazioni dei primi momenti: la passione, la paura, lo smarrimento… sensazioni forti che scuotono l’animo e il corpo e fanno vibrare. Sensazioni che creano dipendenza e che identifichiamo come amore.”
        Ma fosse così, questo coacervo mi sembra in antitesi con la serenità che presuppone al contrario la pacatezza e non un accavallarsi di sentimenti .

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      • La passione, la paura, lo smarrimento… non partono necessariamente dall’amore, ma possono venire da uno stato d’animo, da una necessità, da un momento… se si cerca solo quelle sensazioni, non si guarderà veramente all’altro, rischiando di vivere di illusioni.
        L’amore vero, quelle emozioni le contiene tutte, ma ti permette di vivere in maniera più serena, perché non ti senti solo, il tuo non è un monologo…

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      • Non è questione di sesso né di età, ma dipende da cosa si sta cercando o su cui si sta prestando attenzione.
        In fin dei conti, cerchiamo nell’amore qualcosa che ci faccia stare bene… in un modo o nell’altro.
        E non dimentichiamo che essendo animali sociali abbiamo paura di rimanere da soli. Questo spesso ci porta ad accontentarci, perché rinunciare spesso potrebbe concidere non il perdere l’ultima possibilità.
        Ma l’amore vero per essere tale, più che ricambiato, deve essere accolto, voluto, rispettato. E sono queste le sensazioni che normalmente vengono a mancare…

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  1. Che belle parole Dora, sono felice di sentirti serena. L’amore cambia e si trasforma, basta avere la pazienza di scoprire cosa ci riserva ancora. Io lo considero un completamento di me, la mia parte migliore che esiste solo grazie a lui..

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  2. La consapevolezza di un legame tranquillo, che non esclude forza e passione ma non conosce tormento: è per me l’amore che ha sublimato l’innamoramento.
    Ti leggo davvero serena cara Dora e ne sono felice. ❤

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