Ti lascerò andare

Ti lascerò andare amore mio, perché tenerti mi fa male. Non è vero che si deve amare senza chiedere niente in cambio, non si può, io non posso. Non riesco ad amarti senza averti tra le braccia, senza guardarti negli occhi, senza sentire il tuo odore, la tua presenza al mio fianco. Non riesco ad amare l’idea di te senza maledire il dolore che mi dà il pensarti. Mi sei esploso dentro, come un fiore sbocciato all’improvviso, tu che dentro di me c’eri sempre stato, assopito come un ricordo sedato, confinato in un angolo privato e inaccessibile, un luogo sicuro, lontano anche dal mio sapere. Perché io ti amavo e non lo ricordavo. Perché a quel sentimento avevo tolto il nome e l’avevo conservato senza un’identificazione, come un’anonima goccia di pioggia trattenuta da due fili d’erba, un soffio di vento intrappolato tra i capelli.

Era un giorno come un altro, un istante sempre uguale a quelli precedenti, quando ti ho rivisto, trovato per caso tra i mille volti incrociati per strada. Ricordo che all’inizio non ti ho riconosciuto, e quasi ti avrei ignorato se non fosse stato per la tua aria un po’ annoiata e le braccia abbandonate lungo i fianchi.  Sì, perché subito qualcosa di te mi ha rapita e non ho potuto non seguirti per osservarti meglio, pedinandoti come un segugio. Non ti conoscevo, ma c’era in te qualcosa di familiare, qualcosa di mio, sì, perché ne ero sicura, tu mi appartenevi in qualche modo, facevi sicuramente parte dei miei giorni passati.

Ho faticato a starti dietro, titubante e sorpresa dal mio agire, cercando di non farmi scorgere, e con il cuore che batteva sempre più veloce. Ormai ne ero certa, eri tu, il mio compagno di giochi, il bambino con cui avevo condiviso il pianerottolo e tutto il tempo che mi veniva concesso. Eri tu, il mio primo amore, a cui non avevo mai avuto il coraggio di dare il primo bacio.

Una fitta mi bloccò all’improvviso, un dolore forte allo stomaco, un malessere che mi avvertiva di quanto io fossi innamorata di te. Un amore vecchio, maturo, sicuro di sé, che si imponeva nel mio cuore senza porre condizioni né vie di fuga. Mi sentii persa e felice, esausta e forte come non mai. Ti raggiunsi con la meraviglia di una bambina per informarti che volevo quel bacio che non ti avevo chiesto tanti anni addietro, per parlarti di quell’amore prepotente che mi era scoppiato dentro, improvviso e meraviglioso. Ma non ebbi modo di farlo, perché tu eri già fra le sue braccia, la stringevi con tenerezza e la baciavi, come solo una persona innamorata sa fare.

Ed io ora sono persa nella felicità di averti ritrovato, grata di poter sentire l’affetto che mi lega a te, ma disperata perché quello stesso amore mi sta consumando. Perdonami quindi, amore mio, se ti dimenticherò di nuovo, se ancora farò a meno di te, perché io non so vivere con la tua assenza, perché di te mi appartiene solo il ricordo.

203 pensieri su “Ti lascerò andare

  1. Anni fa prima di conoscere mio Gianni… ero assieme con un uomo a chi ho dato il mio cuore, lo amavo cosi tanto di averlo lasciato andare ( lui amava entrambe una mia amica ) Oggi siamo ancora amici e ci vediamo una volta al anno.. per me lui come un fratello .. sono felice di averlo lasciato, altrimenti avrei mai conosciuto il vero amore del mio Gianni…

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  2. le sensazioni di aver ritrovato e poi perso di nuovo una persona che è stata importante molti anni prima e che adesso ti ha fatto capire che era invece amore.
    Un bel post, senza dubbio. Delicato e forte come solo i sentimenti genuini possono esserlo.
    Felice pomeriggio

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  3. Di quando anche e solo un ricordo può bastare per dire d’essere amati ed amanti. Poichè è stringente e soffocante la presenza di qualcosa d’ingombrante, come solo un amore totalizzante…
    Piaciuto moltissimo, con quel finale che ribalta tutto il senso fino a quel momento esternato ed accumulato, come a volere recuperare quel soffio d’aria che permette di dirsi ancor vivi…
    Sempre mi piaci…
    Un abbraccio di petali vellutati…

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  4. Per dimenticare una seconda volta credo ci voglia mooolto più tempo, forse è impossibile. Se mi succedesse una cosa così forse mi verrebbe un infarto!
    (Che canzone quella! 🙂 )
    Ogni bene! 🙂

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  5. “With or Without You” è una delle canzoni più belle di sempre.
    Il suo esordio discografico fu strepitoso e rimane indelebile. Alcuni miei amici andarono al negozio di dischi (straordinariamente aperto di sera) per essere i primi, scoccata la mezzanotte, ad avere il nuovo disco degli U2.
    Altrettanto indelebili possono essere i primi amori, magari platonici.
    Io mi ricordo di Patrizia, amore infantile. La vedo ancora con la sua famiglia ed i suoi bambini, ed ogni volta mi scappa un sorriso d’affetto.

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      • Beh, eravamo ragazzini.
        Poi facemmo scuole diverse, ci perdemmo un po’ di vista anche se abitavamo nello stesso quartiere.
        Le volevo bene, fummo addirittura “fidanzatini” all’età di 10 anni.
        Ma ovviamente non era un innamoramento.
        Ogni tanto la vedo ancora, così come vedo i suoi genitori o le sue sorelle. Comunque siamo ancora in buoni rapporti.
        Ciao Dora.

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  6. Amori importanti che hanno il potere di creare una forte suggestione emotiva in noi….
    Sempre bello leggerti, cara, un abbraccio,silvia

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  7. L’amore e la tua storia d’amore sono un fiore che germoglia, sboccia e appassisce senza aspettare il ritmo delle stagioni, senza pretese di essere eterno. E la sofferenza per la fine di un amore, per quanto possa sembrare interminabile, anch’essa non appartiene all’eternità.
    Un abbraccio e tanti complimenti per questa storia ricca di sentimento.

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