Perché questo blog

Come ho detto più volte, è stato il libro che vorrei pubblicare sull’abuso che ho subito da bambina ad avermi dato la spinta principale ad aprire questo blog. Ma di fondo c’è la consapevolezza di ciò che sono. Dopo anni spesi a cercare me stessa, ora so chi sono e quanto valgo. L’abuso, l’adozione, il terremoto e tante altre cose “minori” hanno inciso sulla mia vita e sulle mie scelte più di quanto avrei voluto, ma col tempo, la volontà ed il rispetto per me, sono riuscita a pulire la mia immagine “ai miei occhi” e a pretendere una mia presa di posizione. Sì, questo blog è la mia presa di posizione, in difesa dei bambini e dei giovani che non hanno colpa di ciò che si trovano a vivere. Voglio gridare al mondo gli errori degli adulti, il loro egoismo ed egocentrismo. Voglio dire a tutti coloro che hanno sofferto che non hanno colpa del loro dolore e che non devono dimenticarlo. Anzi, devono ricordare con tutte le loro forze e pretendere un riscatto. Non è giusto ascoltare chi suggerisce di dimenticare e di guardare avanti perché ormai è tutto passato… No, no e no, dimenticare è sbagliato! Secondo loro è la scelta giusta, ma solo perché è la più facile e comoda per tutti. Quel che si deve fare invece è venir fuori dal ruolo di vittima e guardare i fatti in maniera obiettiva, perché non è solo dell’assoluzione degli altri che abbiamo bisogno, ma della nostra soprattutto.

Sono vissuta alla mercé degli adulti dal giorno in cui sono nata. Su di me hanno riversato debolezze e depravazione. Sono stata usata affettivamente e fisicamente e per anni mi sono sentita sporca, sbagliata, cattiva, finché non ho capito il torto che stavo facendo a me stessa, continuando a fare il gioco di chi voleva zittirmi. Perché è così: fino a quando non accetteremo la nostra innocenza, ci zittiremo e manterremo il segreto.

Mai rinnegare ciò che si è stati e i comportamenti passati. Eravamo noi, alle prese con difficoltà che non tutti sarebbero stati in grado di sopportare. Guardiamo a ciò che eravamo con gratitudine, perché, se non fosse stato per la forza che abbiamo avuto, forse ora non saremmo in grado di essere ciò che siamo. Continuando a rinnegarci, invece, ci comporteremmo come tutti coloro che si sono girati dall’altra parte mentre stavamo soffrendo.

Vi assicuro che non è una passeggiata, anzi è stato molto faticoso. Ma, se lo si vuole veramente, si può riuscire ed io ne sono la prova. Il blog serve a questo: attraverso il mio vissuto e le mie emozioni voglio esortarvi a venir fuori dalla gabbia dove vi hanno rinchiusi… Qualcuno potrebbe avere da ridire sulla facilità con cui parlo di me, ma ditemi, in verità, perché dovrei censurarmi? Per pudore, per privacy? Dovrei buttare nella spazzatura tutto ciò che ho imparato sulla mia pelle perché giudicato sconveniente parlarne? E perché dovrebbe essere sconveniente? E chi sarebbe a dirlo? Con quale necessità personale farebbe tale affermazione? Sarebbe sconveniente per me o per chi vuole il silenzio? Il mio non è esibizionismo né bisogno di essere consolata, così come non ho necessità di fare terapia scrivendo. Scrivo per trasmettere emozioni, per aiutare a comprendere, perché sono convinta che se ho vissuto certe situazioni è stato per farne buon uso e non per tenerle gelosamente nel cassetto a marcire insieme al mio animo. Se non scrivessi di esse, continuerei ad essere come gli altri vorrebbero che io fossi…

426 pensieri su “Perché questo blog

  1. Il tuo compito ė un viaggio a ritroso, cercare la bambina che si ė fermata in un angolo e permetterle di esprimere se stessa. Se troppa gente ė stata cieca e sorda,incapace di vedere chi eri davvero,tu non puoi tradire te stessa. Un abbraccio ☺

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  2. Cara Dora hai mostrato sempre grande forza e volontà e continui a farlo, anche se ci conosciamo da poco tempo, mi sembra di conoscerti da sempre e il tuo parlare e il tuo vissuto è sempre presentato in maniera così dolce che riesce a colmare quella parte di te che è stata intaccata e violata e riequilibrare i tuoi sentimenti che sono stati usurpati violentemente senza nessun ritegno, ti ammiro molto, perché essere violata ti porta a soffocare ogni sentimento e reprimerlo continuamente ed esternare la propria persona con gli altri riesce sempre difficile, forse un giorno io sarò come te e racconterò senza riservo il mio vissuto! Ti ammiro moltissimo, un abbraccio forte, forte. Buonanotte.

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  3. Buongiorno Dora, arrivo in ritardo a leggere e commentare. Mi spiace!
    Ne abbiamo parlato in altre occasioni. La tua battaglia ha nobili intenti ed è improba. Già queste due constatazioni fanno di te una donna coraggiosa che vuole compiere una missione al di là di quelli che possano essere i risvolti personali. Ciò ti fa molto onore.
    Ti auguro di riuscire nel tuo intento e di essere sostenuta da tante altre persone, inclusi noi della comunità di blogger. Un abbraccio, Piero 🙂

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  4. Ho grande stima di te fin dal primo giorno che ti ho letta, il tuo stile nel raccontare le tue esperienze è chiaro forte e incisivo, e scuote le coscienze e attraversa le menti senza MAI apparire fuori posto. Sei la voce autorevole di altri/e che non trovano il coraggio di raccontare. Avercene persone come te!
    Ti abbraccio con il cuore

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      • … non sempre ascoltate, e anche male interpretate direi. Che poi è quello che frena molte vittime ad aprire li scrigno di dolore che chiudono dentro di se, spesso per sempre. Ma tu Dora apriti finché vuoi perché sei pienamente ascoltata compresa a stimata.
        Buonissima giornata

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      • Io vorrei fare di più, ma non mi è consentito. Vorrei amplificare la mia voce, ma sono solo una blogger e più di WP non mi è permesso andare… E ciò deprime e scoraggia perché so di avere tutta la volontà necessaria

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  5. Dora, amica mia, non sono scomparsa, semplicemente non riesco a scrivere quello che sento e che vorrei dirti, senza ripetere quello che ti ho già detto nell’articolo precedente o senza urlare la mia rabbia, senza piangere lacrime dolorose per le cose che hai dovuto subire … sento mescolarsi in me emozioni forti e contrastanti che non riesco ad esprimerti in maniera serena ed equilibrata. Sappi solo che, anche se mi assento, non passa giorno senza che io pensi a te, tu sei costantemente nei miei pensieri, nelle cose che faccio, nel mio cuore. Spero tu possa sentirlo, sai che io sono con te, ti sostengo, ti ammiro, ti stimo, rispetto profondamente il tuo coraggio e approvo in maniera incondizionata il tuo progetto, che spero possa arrivare presto ad una realizzazione. Sono certa che il tuo libro sarebbe un grande dono per tutti noi. Ti stringo forte a me, Dora cara, con tanto affetto. Che la notte per te sia serena, un grande abbraccio. ❤

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  6. Eh già dora…. tutti etichettiamo le persone x come vorremmo che fossero e nessuno si preoccupa d guardare in faccia le persone. Viviamo situazioni di finte libertà che poi sono quelle a soffocarci. Viviamo succubi alle regole che altri ci hanno imposto. Doversi comportare in un modo x nn risultare sconveniente. Nn dobbiamo parlare x nn creare problemi ad altre persone senza considerare che in un modo o nell’altro qualcuno viene messo da parte. Troppe cose dora… troppe cose… e continuare a parlare senza essere ascoltati è d sicuro la peggiore

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  7. Ciò che hai scritto in questo post, oltre ad avermi procurato la pelle d’oca e ad avermi fatto scendere calde lacrime, mi confermato il pensiero che ho di te. Sei una persona meravigliosa Dora, il tuo vissuto e le tue sofferenze ti hanno reso un ‘anima sensibile e umana oltre misura. Ti hanno resa una donna forte con tutte le sue fragilità . Bisogna parlarne eccome, il dolore bisogna renderlo visibile per poterlo affrontare , per poterlo far comprendere, pee dare una speranza a cho soffre , a chi viene zittito, per nom chiudersi a riccio facendosi mordere dai sensi di colpa o dal vittimismo! Ancor di piú hai la mia stima Dora! Oltre che tutto il mio affetto , ti abbraccio con calore :*

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  8. Grande Dora, bellissima e toccante testimonianza. Altro che privacy, vogliono educarci alla censura per tenerci in gabbia, e le nostre parole, quelle vere, diventano ostentazione, indiscrezione, esibizione per attirare l’attenzione dei lettori. Invece, quando si parla in buona fede, è facile sentire il coinvolgimento, la speranza che regali a tantissime persone abusate. E saprai che a volte non si tratta soltanto di abusi fisici, ma di violenza psicologica, violenza dell’anima, parlo di qualcosa che sembra irrecuperabile ma così non è. La tua umile e grande testimonianza è un faro di speranza per molti. So cosa vuol dire sentirsi sporchi, inutili, sfiniti per opera degli altri. Non deve più accadere. Appunto, perchè mai volere questo silenzio.
    Grazie, un abbraccio.

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    • Io la mia voce l’ho messa e continuerò a metterla, fiera di quel che sono, nonostante i tentativi di condizionamento subiti, perché tacere serve solo a chi vuol trovare riparo e non a chi ha subito.
      Ti stringo forte Salvatore, con affetto sincero! Ti sento

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  9. Questo post mi ha lasciato senza parole. Mia moglie me l’ha letto tutto d’un fiato ed io l’ascoltavo pensando al tuo avatar con la scorza metallica. Sei una persona viva e non di plastica. Grazie per averlo scritto.

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  10. La violazione dell’infanzia sono pagine buie di un libro che mai nessun bambino dovrebbe conoscere. La mortificazione della spensieratezza, il silenzio che spegne ogni allegria sono eventi brutali di chi non conosce scrupoli.
    Non deve essere facile mettersi a nudo, ritornare col pensiero ad abusi passati che hanno lasciato evidenti cicatrici e ad un dolore mai del tutto sopito. Lo hai fatto e lo fai per una giusta causa e questo è un aspetto nobile del tuo carattere.
    Ti stringo in un forte abbraccio
    Affy

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    • Ho impiegato tempo, ho lavorato su me stessa, alla fine ho capito di non avere colpa… anche se mi chiedo quali colpe può mai avere un bambino?
      Il mio compito è parlarne, in maniera vigile e obiettiva, mettendo da parte il vittimismo e l’egocentrismo che fa della vittima un succube di se stesso. Il passato è lì ed io lo sfoglio, lo consulto, per spiegare cosa è accaduto e perché…
      Ti tengo stretta a me e ti sorrido 🙂

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  11. Ritorno da queste parti cara Dora, con piacere, so che dietro queste parole c’è una persona vera. Un vero arricchimento a livello umano. Anche se non posso fare a meno di pensare ogni volta “ma a che prezzo…”, quando scrivi di te, di ciò che è stato.

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  12. Ciao Dora come stai? Stavo eliminando qualche spazzatura dal mio blog, quando per casualità ho visto tra gli articoli commentati che c’era anche questo tuo articolo… Rileggere le parole che hai scritto mi hanno nuovamente colpita e mi colpiranno se rileggerò questo articolo altre 100 volte. Sono d’accordissimo su tutto quello che hai detto… non bisogna MAI dimenticare soprattutto per rispetto di noi stessi. Nessuno deve avere da ridire su quanto hai raccontato di te, perchè se hai trovato il coraggio per raccontarlo vuol dire che hai un animo fortissimo. Un abbraccio forte forte.

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  13. Aggiungerei l’abbandono come nel mio caso……le parole non son mai sufficienti ma il silenzio è la cosa peggiore.. io ho trovato le mie e la pace..e se sono cosa sono oggi è perché ho imparato da tutto. Grazie vita mia dura, posseggo occhi che altri non hanno…da ciò tutto consegue. Condivido le sue trasparenze sentitamente.

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  14. Io ho scritto di me da subito. Serve? Molto! Io sono…tu sei egli è……..Conta essere e non fingere. Se fingessimo faremmo il vioco degli adulti che hanno giicato con noi quando in realtà avremmo dovuto accogliere affetto rispetto e condotta. Da quelle imperfezioni, siamo nate. Dalle imperfezioni stiamo diventando nel lento divenire della vita. Mai perfetta ma adatta anche per noi.

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    • Essere se stessi è cosa complicata, perché richiede un carico pesante di responsabilità. Essere se stessi non sempre è accettato da chi ci sta vicino… E’ una battaglia continua che richiede volontà e perseveranza, spesso molte rinunce, perché eliminando le maschere necessariamente si deve rinunciare anche a tutto ciò che è di contorno…

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      • Cercavo Blogger, seguivo tutti con attenzione. Se dai ricevi… ed io ho sempre dato tanto, in tutto. Ora non ho più il tempo di farlo e mi dispiace. Leggo, ma non sempre ho il tempo di soffermarmi a commentare.
        Il mio obiettivo era far crescere in fretta il blog, per trovare un editore, per dimostrare che ero capace e affidabile… ma non mi hanno dato retta comunque… fino a quando ho trovato Le Parche, una piccola e nuova casa editrice. Stiamo crescendo insieme, ma quanto dolore mi dà sapere che c’è tanta gente che non vale e viene supportata dai grandi editori, mentre chi potrebbe dare viene messo da parte…

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      • Non commento Dora..Scrivere per e con amore è diverso dallo scrivere per immagine e successo. E mi spiace ma nella lettura tutto si percepisce, io sento chi c’è dietro e comprendo cosa scrive.💙

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