Nei giorni scorsi sono stata ad Avellino, questo il motivo della mia quasi assenza. Ci sono andata per questioni di famiglia, ma è stata anche l’occasione per ripercorrere le sue strade e per respirare la sua aria. Ho ritrovato luoghi e persone della mia giovinezza. Ho provato sensazioni dimenticate e rivissuto emozioni che credevo vincolate ad un tempo passato.
Ho abbandonato la mia terra ventotto anni fa, con sollievo, decisa a rifarmi una vita in un luogo diverso, un posto da amare, più di quanto io avessi mai amato prima. Venivo da una vita complicata fatta di rincorse e tradimenti, di abbandoni e disillusioni. Ho lasciato la mia città, insofferente per gli usi e costumi, rifiutandone l’appartenenza. La mia vita era stata gestita da altri e da altri sempre giudicata, in una facile intromissione, anche da parte di sconosciuti che mi fermavano per strada per dirmi come avrei dovuto o no comportarmi e quali sarebbero dovute essere le scelte opportune per la mia vita. Tutto sempre in funzione del bene che avrei dovuto ricambiare a chi mi aveva cresciuta con tanto affetto e premura. Ma cosa ne sapevano loro della mia vita reale, dei miei affanni, delle mie ragioni? Certo non avrei potuto chiarire la situazione spiegando che non ne potevo più del nulla e del vuoto che vivevo giorno dopo giorno e del carcere affettivo e vincolante in cui ero rinchiusa. Non potevo certo dire che mi sentivo una proprietà in usucapione, più che una figlia con diritto di vita. No, non potevo certo dir loro la verità, perché non l’avrebbero ascoltata né gradita e perché in fondo non sta bene dire le cose proprie ad altri. Quale scelta mi rimaneva quindi se non il cambiamento, l’abbandono della città dove ero cresciuta? Nessuna!
Per questo mi sono trasferita a Torino, che mi è piaciuta subito, perché diversa da come me l’ero immaginata. Non era la fredda città industriale che lasciavano intendere i racconti di chi c’era stato. Non era piatta, sterile e refrattaria alle emozioni, ma era, ed è, una signora elegante dalla storia evidente. E l’atmosfera che si respira tra le sue strade fa sentire importanti, perché sono le stesse strade dove è passato chi la storia l’ha fatta. Torino è stata da subito una possibilità di vita e di pensiero, una fonte di opportunità ed io l’ho amata, e l’amo, intensamente e senza alcun ripensamento. Potessi scegliere di nuovo deciderei allo stesso modo, con sicurezza, perché ha significato libertà e rinascita. Perché mi ha tirato fuori da quel giro vizioso che era diventata la mia vita, fatto semplicemente di niente, da cui solo la fuga poteva liberarmi.
Ma nonostante la passione che mi ha legata dal primo momento a questa città e la gratitudine per avermi accolta come una figlia, il mio cuore non ha mai trovato pace, perché una parte di me era altrove, presso un amore lontano, un amore a cui non appartenevo più da tanto, o meglio da cui non mi ero mai sentita veramente voluta: Avellino, una città a cui chiedo perdono per il rifiuto passato dettato da umiliazioni subite non per colpa sua. Avellino, terra ricca di odori e colori, che non ho mai conosciuto abbastanza. Mi mancano le sue montagne e la vegetazione ancora libera di sistemarsi a proprio piacimento. Mi mancano la complicità che nasce spontanea anche tra persone che nulla hanno da spartire tra di loro e quel bicchiere mezzo pieno che fa della vita un carico più leggero. Mi manca la propensione ad ascoltare l’altro e la disponibilità a condividerne i problemi. In fin dei conti, se ho superato tanti ostacoli lo devo a quel pensiero ottimista e tendente a guardare avanti che ha influenzato fin dall’inizio le mie opinioni e che fa credere che qualsiasi cosa accada c’è sempre un valido motivo per sopravvivere…
Piccola nota: forse non tutti sanno che, durante la seconda guerra mondiale, la Sacra Sindone è stata nascosta nel Santuario Abbazia di Montevergine, situato su Montevergine, una delle cime dei Monti del Partenio. Esso, per la sua posizione, vigila su Avellino, così come Superga fa con Torino.
La propria città natale si porta nel sangue perché fa parte di noi
Mi piaceMi piace
E’ vero! Ho il cuore diviso a metà!
Mi piaceLiked by 1 persona
Ben tornata!
… bello sentire queste parole dopo un viaggio come il tuo…
un abbraccio
❤
Mi piaceMi piace
Ciao Tati! Sono tornata più ricca e sicura di prima. Ed al rimpianto si è aggiunta la consapevolezza dell’aver ritrovato qualcosa che mi mancava… e che non perderò più!
Mi piaceLiked by 2 people
questo è meraviglioso… e come Mary Poppins possiamo dire ” il vento sta cambiando”.. 😉
Mi piaceMi piace
Sta cambiando sì! 😉 Questa sono io: Dora Buonfino, nata e cresciuta in una terra meravigliosa!
Mi piaceMi piace
… bella e meravigliosa come la terra in cui sei cresciuta! 🙂
Mi piaceMi piace
E bella e meravigliosa è anche la terra dove ho scelto di vivere. Per questo il mio cuore è stato sempre combattuto…
Mi piaceMi piace
perché il mondo è bello e meraviglioso… e fa sempre parte di noi… e una volta compreso il cuore si solleva 😉
Mi piaceMi piace
Hai proprio ragione! Sollevata è la parola giusta. Ora sono in pace con me stessa e con i miei sentimenti. Non mi sento più divisa, perché posso averle entrambe…
Mi piaceLiked by 1 persona
… perché entrambe fanno parte di te.. senza più conflitti e sensi di colpa…
Mi piaceMi piace
Nessun conflitto o sensi di colpa. Sono due amiche… che hanno fatto di me quella che sono…
Mi piaceMi piace
Entrambe terre di nocciole 🙂
Mi piaceMi piace
Infatti! Sono molte le cose in comune 😉
Mi piaceMi piace
Mi fai venire voglia di visitarla!
Bentornata, comunque
🙂
Mi piaceMi piace
Fallo! Alcuni amici piemontesi che hanno visitato l’Irpinia ne sono stati entusiasti…
Mi piaceLiked by 1 persona
❤
Mi piaceMi piace
era un cuoricino, ovviamente 🙂
Mi piaceMi piace
Sì, un bel cuoricino! 🙂 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Me ne andrei anche io lontano dalla mia città… ancora un legame “volatile e fluttuante” e uno concreto familiare mi tengono fermo qui ma se potessi me ne andrei. Certo andar via comporta anche tante altre rinunce per cui forse parlo sull’onda di una emozione e di pensieri troppo vaghi per pensare a un’azione concreta e risolutiva. Ma come al solito non mi capisco neanche io… 😀
Chissà…
Mi piaceMi piace
Sono le situazioni ad allontanarci, non i luoghi. Quelli ti rimangono dentro per sempre…
Mi piaceLiked by 1 persona
Questa cosa della doppia appartenenza la sento, perché essendo italiana da una parte e anglosassone dall’altra, mi sento sempre a casa e mai del tutto a casa in un luogo e nell’altro. ricordo quanto poco avevo amato genova da ragazza, e come mi fossi accorta di quanto mi era mancata di ritorno da quasi un anno a Londra. Per poi rendermi conto, un giorno, durante un breve viaggio di nuovo a Londra, che ancora una volta, anche lì, era come se fossi tornata a casa (benché mio padre poi non fosse di Londra, ma questa è un’altra storia).
Per un po’ ci si sente divisi, poi, come dici tu, un giorno le parti si ricompongono ne si uniscono a tante altre e ci accorgiamo che tutto contribuisce a fare di noi quello che siamo e quindi è “normale” poter avere entrambe le cose, poter essere a casa in più luoghi ed è (per me) una bellissima sensazione!
Mi piaceMi piace
Sì, e adesso lo è anche per me, perché mi son ripresa il posto che mi spettava, perché era lì per me…
Mi piaceLiked by 1 persona
Hai il talento di saper prendere la vita. Le città sono quel che sono, sei tu che sai cogliere per ciascuna il meglio e farne il tuo vestito.
Mi piaceMi piace
Passeggiando da sola per le stesse strade percorse da ragazza ho ritrovato gli stessi pensieri, l’amarezza, ma anche la sicurezza che la mia città mi infondeva. Ho rivissuto l’atmosfera tranqullizzante, serena, ottimista che avevo quasi dimenticato… E ai ricordi poco piacevoli, alla disperazione provata in quegli anni, si sono aggiunte le sensazioni gradevoli dell’essere a casa propria. Ed ho capito che siamo noi a volerci sentire estranei, per facilitare il distacco, per poterne fare a meno…
Mi piaceLiked by 1 persona
Sono nata e vissuta in questa mia città…..l’ho vista crescere, la amo! ma sinceramente, specialmente negli ultimi anni, mi è presa la smania di fuggire, di andarmene lontano, forse per allontanarmi dai ricordi…….
Lo farei se non fossi vincolata dal lavoro, o forse avendo anche la fortuna di essere una dipendente statale e di poter chiedere trasferimento altrove….
Mi piaceMi piace
Quando le cose vanno in un certo modo e sussiste lo sconforto si prova il desiderio di evasione, di cambiamento. Io l’ho provato e messo anche in atto, ma il legame era così forte che non mi ha dato pace. Ho dovuto rinnegare tutto per potermi staccare e la separazione è durata lunghi anni… Ora che ci sono tornata e l’ho rivissuta come un tempo, la tengo nel cuore con più serenità, sapendo che ci tornerò.
Credo che per star bene con se stessi, si debba lasciare sempre una possibilità di riappacificazione…
Mi piaceLiked by 2 people
sicuramente sì……
Mi piaceMi piace
Ma dipende anche dai motivi del distacco… L’importante è non mettere mai da parte i ricordi belli…
Mi piaceLiked by 1 persona
no…solo quelli più tristi 🙂
Mi piaceMi piace
🙂 Giusto 😉
Mi piaceLiked by 1 persona
Ciao Dora a farlo apposta il nome di un emissario del Po.
Dora Baltica o Dora Riparia 😀?
Lo sapevi che io sono torinese di Torino? Per fortuna ho avuto una famiglia e soprattutto una madre molto molto aperta anche se vigile! Non mi piace definirla amica anche se diventando adulta tra noi c’è stata molta complicità però in me c’è sempre stato il rispetto nei confronti del suo “ruolo”. Mi manca molto.
Per ragioni di famiglia ci siamo molto spostati in Italia e all’estero i miei studi e di anni della formazione li ho vissuti negli Stati Uniti e poi sono rientrata a Roma direttamente.
Dunque non mi manca una città in particolare Roma mi ha accolto e mi ha conquistato con il calore un po’ caciarone ma genuino e Torino invece resta la città dei miei nonni dei giardinetti di piazza Bernini.
Non fare caso a cattivo italiano perché ormai ho preso l’abitudine di rispondere dettando come dire a braccio!!!
Sii serena qualunque sia il nostro comportamento ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da dire malamente e soprattutto senza conoscere i fatti!
Sheraconunabbraccio 🌷🍀🌹
Mi piaceMi piace
Ne sono consapevole 😉 E se queste sono cose che mi hanno spinta a cambiare ora so bene come affrontare tutto. Sei di Torino… mi fa molto piacere. Amo questa città, dove ho scelto di far nascere i miei figli…
Mi piaceMi piace
Noi abitavamo a via Goffredo Casalis un palazzo all’angolo di Corso Francia tra piazza dello Statuto e piazza Bernini.
Buona giornata adesso abbasso la testa e continua a lavorare un po’ come un somarello tira la carretta che poi non è così pesante per fortuna😘
Mi piaceMi piace
Conosco bene la zona… 🙂
Buon lavoro allora 😉
Mi piaceMi piace
Anche io ho un cuore che appartiene a due paesini, nel mio caso, di due nazioni diverse; ogni uno a modo suo è mio. In uno c’è la mia infanzia, i miei studi, la mia adolescenza; nell’altro la nuova vita, il lavoro ( una volta ), i figli, la educazione, la bellezza, la donna.
Mi piace Torino è una signora elegante 😉
Mi piaceMi piace
Quando la lontananza è così tanta la nostalgia aumenta, ti comprendo bene… Sì, Torino è davvero una bella città 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
vado rarissimo in Austria e sopratutto nella mia città natale… ma quando sono li sento ancora questo legame .. e poi alla fine la mia patria.. Meine Heimat… ti abbraccio cara Dora un bacio Pif ❤
Mi piaceMi piace
Sono legami forti, unici! Un abbraccio anche a te Rebecca 🙂
Mi piaceMi piace
qualcosa di noi rimane sempre li… o meglio qualcosa portiamo dentro in noi…abbi un buon weekend
Mi piaceMi piace
Un filo sottile che non si spezzerà mai…
E che un buon fine settimana sia! 🙂
Mi piaceMi piace
partiamo domani a mezzo giorno non vedo l’ora 😀
Mi piaceMi piace
Bene! 😀 Allora ti auguro un fantastico viaggio! 😉
Mi piaceMi piace
grazie carissima 😉
Mi piaceMi piace
Un abbraccio grande! 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Buona giornata Tony
Mi piaceMi piace
Grazie Tony, anche per te! 🙂
Mi piaceMi piace
Io ho la fortuna di abitare a 10 km dal mio paese natale, ogni domenica con la mia famiglia siamo a cena dai miei genitori. La scorsa settimana però sono andata a fare una passeggiata a piedi con mio papà ed ho rivisto tutti i posti della mia infanzia con calma. Anche se mi separano pochi chilometri ormai la mia vita è le mie amicizie sono qui, però il tuo luogo natale ti regala sensazioni molto profonde. È bello che tu possa avere due luoghi del cuore, è come ricucire lo strappo che c’è stato e diventare completa. In fondo c’è talmente tanto spazio…
Mi piaceMi piace
Sì, c’è tanto spazio infatti! 🙂 E’ come hai detto: è solo passeggiando nei posti dell’infanzia che si possono rivivere emozioni profonde. E’ un’immergersi con tutti i sensi e non si può sfuggire all’amore che si continua a provare…
Mi piaceLiked by 1 persona
Sicuramente. Sto facendo un “lavoro” simile con mio papà: voglio riempirmi il cuore di immagini e sensazioni condivise prima che sia troppo tardi. Voglio creare un giardino a cui poter accedere quando forse non si ricorderà più di me.
Mi piaceMi piace
Perdere memoria delle cose deve essere atroce. Devo ringraziare i ricordi se oggi sono io, con questa mia identità…
Mi piaceLiked by 2 people
Lo è! È straziante vedere una persona brillante e coraggiosa, il tuo eroe su cui potevi contare trasformarsi in pauroso ed inquieto, dire cose senza senso e dipendere dagli altri. Per questo cerco di far tesoro di piccoli momenti, sono sicura che anche se dovesse essere inghiottito nel nulla riconoscerebbe ancora la sensazione di essere accettato ed amato.
Mi piaceMi piace
Sei una figlia devota che ha ben compreso quale sia l’essenza della vita. Di sicuro non sbagli: l’amore può arrivare anche in luoghi inaccessibili…
Mi piaceLiked by 1 persona
Ne sono certa. Grazie 😘
Mi piaceMi piace
Ti stringo forte, con sincerità 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Grazie con tutto il cuore e scusa se ho divagato dall’argomento principale.
Mi piaceMi piace
Non hai divagato affatto… questo è un post di ricordi ed emozioni… 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Allora ci sono entrambi al l’ennesima potenza!!! Grazie, scriverne è doloroso ma è un passo in più per l’accettazione.
Mi piaceMi piace
Accettare è difficile, ma prendere atto della realtà ed affrontarla per ciò che è, rimane l’unico passo verso un minimo di serenità…
Mi piaceMi piace
Tornare con gli occhi e il cuore più maturo e saggio, fa scorgere i lati positivi e fa affievolire i ricordi negativi… la maturazione ci porta ad assaporare ciò che c’è di buono ^_^
Complimenti per il tuo viaggio… interiore ❤
Mi piaceMi piace
Sì, la maturità e la consapevolezza di chi siamo aiuta a vivere le cose nel modo giusto. Viaggio interiore… è proprio così, in fondo è ciò che è stato… 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Come diceva qualcuno “le radici sono importanti” bentornata nella tua terra ☺️
Mi piaceMi piace
In fondo ogni volta è un ritorno, in qualsiasi direzione io vada ormai… 😉
Mi piaceLiked by 1 persona
bellissima Dora..è vero le proprie radici non si scordano mai..un abbraccio
Mi piaceMi piace
E come si potrebbe? Sono in ogni parte di noi 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Bellissima. Commovente!!brava…le origini non si dimenticano!
Io ci sono stata sul monte comunque da bambina…sono di Salerno. Non è lontano!!!baci
Mi piaceMi piace
No, non si dimenticano! Benvenuta 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Ben felice che la “signora elegante” abbia saputo accoglierti come meriti!
Un bacio Dora 🙂
Mi piaceMi piace
Più di una semplice accoglienza, è stato un abbraccio 😉 🙂
ricambio il bacio Cecilia 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
E non c’è nulla di più riparatore di un abbraccio…
Mi piaceMi piace
Una coccola opportuna dove rifugiarsi 😉
Mi piaceLiked by 1 persona
Una bellissima storia
Mi piaceMi piace
In fondo è una storia d’amore 😉
Mi piaceMi piace
Sinceramente mi ritengo un apolide. Sarà perchè, a partire dalla mia infanzia, è stato un cambiamento di residenza continuo. Tanto che adesso, se ripenso ai luoghi della mia infanzia, li rivedo come spazi della memoria in cui non è certo che fossi io a muovermici. Ma questo non vuol dire che non mi appassioni. Anzi ci trovo quella passione tipica di chi va indietro “alla ricerca del tempo perduto”. Allora mi piace pensare di avere vissuto innumerevoli vite, tante quante sono i paesaggi che sono cambiati nel mio eterno peregrinare. Mi piace moltissimo questa sensazione. Però comprendo anche il tuo sentirti scissa. All’inizio dei miei traslochi anch’io mi sentivo scisso. Poi con il tempo mi adeguavo, comprendendo quanto sia importante sentirsi a proprio agio nel posto che ti ospita…
Bentornata con un abbraccio di petali vellutati…
Mi piaceMi piace
Finché viene vissuto come un’avventura il cambiamento risulta intrigante, quando però diventa forzato, per non guardare indietro bisogna sottovalutare ciò che si lascia. Ed io l’ho fatto, con un senso di colpa opprimente, specialmente nei miei confronti, per ciò di cui mi stavo privando… L’adeguamento avverrà sempre in qualche modo, ma non sostituirà mai la mancanza… Un abbraccio anche a te, con affetto 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Saprai meglio di me quante cose ci vengono a mancare nell’arco dell’esistenza. Essendo infante, ho dovuto sempre seguire la famiglia.E per ciò ho dovuto crearmi un immaginario in grado di farmi superare ogni volta lo shock del cambiamento repentino. Questo immaginario mi era fornito dal mio amore innato per l’avventura, dal piacere della scoperta e dalla curiosità che da sempre mi anima. Ma, come dicevo, comprendo la tua sofferenza: sentire di essere costretti ad andare, per potere continuare ad esistere, non è mai bello: aggiunge sofferenza a sofferenza. Ed è certo che, quando si rivolge uno sguardo indietro, si riattizza quell’amore per i luoghi che non è mai venuto meno. Per fortuna che hai imparato ad amare anche la realtà di una città, come quella di Torino, così ricca e promettente di sviluppi stimolanti…
Abbraccissimo…
Mi piaceMi piace
Sì, amo Torino profondamente e non sceglierei di vivere altrove 🙂 Bacio grande!
Mi piaceLiked by 1 persona
Conosco Torino per esserci stato alcune volte. Debbo dire che è molto strana: sembra che la storia sfugga da ogni angolo e persino dagli scantinati dei palazzi d’un tempo…
Bacio ricambiato con grande affetto…
Mi piaceMi piace
Fa questo effetto infatti, ed è un continuo scoprire… 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Sono anche io di origine campano della provincia di Napoli, sono stato anche io al Nord e l ho vissuto con contraddizione. A Torino ci sono stato nel 2010 credo per l ostensione della sindone, ed è stato per me un momento molto emozionante carico di spiritualità ed energia. Per il resto Torino mi è sembrata una città fredda, bella ma vuota. Magari solo un impressione però è vero che il calore meridionale e un altra cosa è lo dice uno che non ama molto la sua terra ed è spinto verso altri luoghi che sente di piu come casa. Comunque bellissima la condivisione della tua rinascita che ora ti permette meglio di ricongiungerti con la tua terra e seminare li qualcosa di nuovo. Un abbraccio. Francesco
Mi piaceMi piace
Ciao Francesco, mi fa piacere sapere che sei di origine campana e che puoi condividere l’amore per quella terra. Certo, la differenza tra nord e sud si vede e si respira, ma ti assicuro che Torino non è fredda come ti è sembrato e se ti soffermi puoi sentirne il cuore…
Mi piaceMi piace
Si ma infatti è stata una mia impressione. Magari se ci ritorno potrei cambiare idea…
Mi piaceMi piace
Vedrai che guardandola nel modo giusto vedrai cose non notate prima… 😉
Mi piaceLiked by 1 persona
Io non mi sono mai spostata dalla mia città. Chissà l’effetto che mi farebbe
Mi piaceMi piace
Anche a me piacerebbe saperlo, per capire quali possano essere le dinamiche affettive. Comunque, credo che tutto dipenda anche dai motivi del cambiamento…
Mi piaceLiked by 1 persona
La mia migliore amica è di Torino, io ogni tanto ci vengo, se salgo allora te lo faccio sapere! ❤
Mi piaceMi piace
Sì, fammelo sapere, incontrarti sarebbe un vero piacere 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Anche per me 🙂
Mi piaceMi piace
Dai, allora ci conto 😉
Mi piaceLiked by 1 persona
Okk 🙂
Mi piaceMi piace
😉 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
penso che le nostre radici siano una parte vincolante di noi stessi. Certo, possono esserci periodi della vita in cui ci si vuole allontanarsi da esse e, tentati dal mettere alla prova la propria indipendenza, si vorrebbe essere altro, ma questo è impossibile, perché l’ altro che vorremmo essere lo vorremmo essere perché siamo noi stessi e non possiamo fare a meno di essere tali, radici comprese. Il punto sta nel potersi riconoscere accettandosi per quello che si è a cui prima o poi si ritorna sempre, volenti o nolenti, perché non può esservi alcuna libertà fuori dall’ accettazione di ciò che originariamente siamo, se non nell’ illusione e nella sofferenza di non potersi ritrovare pur sentendo di essere fin da quel principio che ci si illude di poter negare.
Mi piaceMi piace
Hai detto tutto. Le radici sono vincolanti, è vero! Per riconoscersi ed accettarsi bisogna volersi, avere sicurezza, e questo si può ottenere solo con gli affetti. Se non hai sostegno affettivo, non hai forza…
Mi piaceMi piace
il tema dell’evasione (del fuggire dalla propria realtà) è uno di quelli che in qualche modo si ripresenta ciclicamente nella vita di ognuno -o quasi-. Anche io per motivi di lavoro sono volato via dal mio paesello ma è stata una scelta imposta dal bisogno di sentirmi finalmente uomo e in autonomia (cose che solo il lavoro o comunque una certa libertà economica ti riesce a dare). Non mi sono mai pentito di essere andato via ma allo stesso tempo porto con me quei luoghi, quegli odori e sensazioni che mi hanno visto crescere e in fondo -e in qualche maniera- è come se non fossi mai partito. Ci ritorno appena posso e vi ritrovo più o meno le stesse cose insieme a i tanti amici che ancora sono tali anche a distanza di anni e di chilometri. Le radici sono un legame troppo forte da recidere, almeno così è per me : nessuna città altra potrà mai farmi sentire veramente emigrante. Per esempio parlo spesso in dialetto con una moglie triestina che oramai ha “imparato a capirmi” :). Anche sul lavoro ho la possibilità di farlo con alcuni colleghi conterranei e il farlo mi riporta indietro nel tempo. Poi ci sono gli affetti lontani i quali ravvivano questo legame in ogni modo attraverso telefonate, viaggi, ricorrenze, ecc.
Mi piaceMi piace
Se si riesce a mantenere un rapporto così con la terra da cui si proviene, le cose sono sicuramente più facili e il distacco pesa di meno. Anch’io ho degli amici e dei parenti a cui sono molto legata e di cui non diminuisce l’importanza nonostante la distanza. Quel che mi dispiace è il tempo speso a voler dimenticare quei luoghi, almeno fino ad ora…
Mi piaceMi piace
Avellino tera che conosco tanto tanto! Avlliin! La strada che da casa mia portava ad Avellino la avrò percorsa milioni di volte. ..shhh ti svelo un segreto… ci avevo la morosa a due passi! E aAvellino era il nostro luogo preferito di incontro 😉
Mi piaceMi piace
Tra le nucelle, ce ne stanno ovunque…
Mi piaceLiked by 1 persona
…e ovviamente nei miei vari viaggi nello splendido nostro sud, sono passato per Avellino. Ricordo ancora che mentre ero fermo ai bordi della strada guardando la cartina passò un signore e mi urlò “oh, ma che studi??? dimmi dove devi andare che ti ci porto io!” e veramente mi disse di seguirlo deviando per vari km pur di mettermi sulla strada giusta 🙂
Mi piaceMi piace
Bellissimo questo tuo racconto! 😀 E’ vero, c’è molta disponibilità 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Adesso ho.capito in pieno il tuo commento al mio post sui ritorni. Torino la conosco bene, mi piace, non è caotica come.Milano. Venaria reale durante la settimana senza le comitive è molto bella e ci ho.passato delle belle mattinate.
Mi piaceMi piace
Mi fa molto piacere che tu conosca Torino perché è una città che amo moltissimo. Venaria è uno splendore…
Mi piaceMi piace
Torino è una bella città. Recentemente ci sono tornata con.mia figlia e suo papà e siamo andati al Museo Egizio rinnovato. E ovviamente li ho portati a Venaria!
Mi piaceMi piace
Magari ci siamo incrociate per strada 😉 Da un po’ di anni a questa parte Torino è cambiata molto. Diventa sempre più bella…
Mi piaceMi piace
Ci torno sicuramente e andiamo a berci una cioccolata.
Mi piaceMi piace
Con vero piacere!
Mi piaceMi piace
Nessuno può rinnegare le proprie radici. Il richiamo è sempre forte. Ho girato molto spostandomi con la famiglia in molte città ma il legame con le mie origini è rimasto saldo.
Di Torino ho buoni ricordi dopo esserci rimasto per circa sei mesi per lavoro. Ugualmente di molte altre città ho ricordi piacevoli.
Mi piaceMi piace
Le origini sono il luogo dove si inizia a vivere e prendere coscienza di se stessi, come una madre… Non si può dimenticare
Mi piaceLiked by 1 persona
Siamo in linea su questo. Mi sono trovato benissimo, e mi hanno arricchito, in tutte le città dove ho soggiornato più o meno a lungo ma le mie radici sono rimaste dove sono nato e cresciuto.
Mi piaceMi piace
E’ come con la famiglia: si conoscono persone di ogni dove, con cui si instaurano rapporti più o meno importanti, ma il legame più forte rimane sempre quello famigliare…
Mi piaceLiked by 1 persona
io ( per scelte di vita dei miei) sono nata a brindisi ma cresciuta a milano… mi manca la mia terra.. sempre… io quando sono li mi sento a casa forse perche’ quella E’ la mia vera casa…
Mi piaceMi piace
Ci si sente incompleti…
Mi piaceLiked by 1 persona
esatto… e’ come se una parte di noi fossi li… ❤
Mi piaceMi piace
E non si riesce a vivere pienamente ciò che si ha. Vorremmo congiungere i due luoghi perché siamo combattuti…
Mi piaceLiked by 1 persona
pienamente d’accordo…
Mi piaceMi piace
Unica possibilità una visita ogni tanto 😉
Mi piaceLiked by 1 persona
almeno una volta l’anno…. tornero’ a pasqua e non vedo l’ora…. i profumi e i sapori… sorrido solo al pensiero… ❤
Mi piaceMi piace
Mi sa di avere un’idea del tuo piacere. Provo la stessa cosa e credo che d’ora in poi almeno ogni due mesi un viaggio lo farò. Mi devo rifare di tutto il tempo trascorso lontano… 😉
Mi piaceLiked by 1 persona
fai benissimo!! 😀
Mi piaceMi piace
🙂 😉
Mi piaceLiked by 1 persona
a volte serve una separazione seppur drastica e dolorosa, per riappacificarsi con qualcosa… evidentemente ora come diciamo sempre, e dopo avere letto TE nei tuoi post, era arrivato il momento giusto per riaprirti a quella terra… Dora sei una donna preziosa!
noi ogni tanto andiamo al santuario di monte vergine. La mamma del mio compagno è di lusciano e il papa di aversa. si sono trasferiti vicino a roma prima di avere i loro figli, ma quando ne doveva nascere uno (sono ben sei) comunque lei andava giù a partorire…
anni fa, quando ancora non avevo la mia strampalata e complicata famiglia mi sarei tanto voluta trasferire fuori dall’italia…. persone che conoscevo lo hanno fatto e non sono più tornati…
non sto parlando perchè non amo la mia terra, o la mia vita, ma avrei avuto proprio questo bisogno… sai mai magari tra tanti anni oh!
se vengo a torino ci vediamo e se tu scendi a roma devi trovare il tempo per me!
Mi piaceMi piace
Anch’io ho desiderato tante volte luoghi diversi dall’Italia. In fondo è normale, quando si è insoddisfatti, voler trovare qualcosa di più soddisfacente. Ma il luogo in cui sei nato non ti permetterà mai partenze definitive e indolori, ci sarà sempre qualcosa che inevitabilmente ti ricondurrà ad esso…
Se verrai a Torino ti aspetterò a braccia aperte, se invece sarò io a venire a Roma tu sarai una meta sicura…
Mi piaceMi piace
si dora, il luogo e la famiglia… io non sarei mai e poi mai riuscita a separarmi dai miei genitori… questo mi ha frenato, altrimenti già avrei fatto questa esperienza da ragazza…
speriamo di incontrarci prima o poi! alcuni di voi siete a torino!
Mi piaceMi piace
Sì, alcuni sono di Torino, chissà che un giorno non ci si possa incontrare, tutti…
Mi piaceLiked by 1 persona
Pensa te. Io la lontananza dal mio paese natio la soffro proprio tanto. E non sono ancora capa
Mi piaceMi piace
Nn sono ancora capace d staele molto tempo lontana… un anno è troppo dopo al max circa 8 mesi.. sento il richiamo naturale al quale nn so desistere. . Ma si manifesta così forte che ho proprio dagli sbalsi d’umore alle allucinazioni sui volti delle persone. Scusa ma il piccolo è irrequieto questa sera e mi ha fatto inviare il mess d prima
Mi piaceMi piace
Per l’umore è capitato e capita anche a me. Sento un richiamo forte a cui resisto solo perché costretta. Costrizione che a volte diventa insofferenza…
Mi piaceMi piace
Un grande amore quindi. Una sensazione che rimane nel cuore. Bentornata!
Mi piaceMi piace
Sì, un amore grande, più forte di quanto potessi immaginare. A nulla è valso rinchiuderlo in un pezzettino di cuore, perché prepotente ha reclamato il posto che gli spettava…
Mi piaceMi piace
Succede sempre così per i grandi amori …
Buonanotte cara Dora! 😉
Mi piaceMi piace
🙂 Buonanotte anche a te Lila! Bacio 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Bacioooooooooooooo :*
Mi piaceMi piace
😀 😀 Grazie! Che bel bacio! 🙂
Mi piaceMi piace
Che te credevi cachera! 🙂
Mi piaceMi piace
Una meraviglia! 🙂
Mi piaceMi piace
‘notte cara!
Mi piaceMi piace
🙂 🙂
Mi piaceMi piace
It is always dilemma to stay or to leave. We are looking for new better places and pretty often regret about missing once loved places, people and good memories.
Mi piaceMi piace
Benvenuto Alexander. Sono scelte difficili, perché ci affezioniamo alle persone e alle cose che impariamo a conoscere. A volte si è costretti, come è stato per me. Nel post “E vita fu” spiego perché
Mi piaceMi piace
I’ll read the post “E vita fu” to understand the reason you left your lovley Avellino.
Thank you for visiting following my blog. Have a nice day! 🙂
Mi piaceMi piace
🙂 Grazie Alexander. Ti auguro una buona serata 🙂
Mi piaceLiked by 1 persona
Beh, altro che storia importante, fino ad un secolo e mezzo fa Torino era praticamente uguale ad Avellino.
Né più, né meno.
Mi piaceMi piace
Mi fa piacere 😉 Benvenuto 🙂
Mi piaceMi piace
Grazie 🙂
Mi piaceMi piace
Grazie a te! 🙂
Mi piaceMi piace